Nato nel 2006, quello di Salone è uno dei “villaggi della solidarietà” romani più degradato. Abitato dal oltre 200 persone di diverse origini, è sotto l’attenzione del Municipio VI all’interno del quale si trova.

Parla infatti di “superamento” il Presidente del Municipio Nicola Franco, di Fratelli d’Italia: «Credo sia ormai intollerabile accettare l’idea che un gruppo di persone, più o meno considerevole, possa vivere ai margini della città, in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza i servizi elementari garantiti dalla Costituzione. Occorre, in altre parole, superare i campi rom: in particolare, per quel che concerne la competenza municipale, occorre superare il campo rom di Salone».

Per farlo vengono accolte le proposte formulate da Associazione 21 luglio, in primis quella di istituire un Gruppo di Azione Locale: «Diamo il via ai lavori di studi – continua il Presidente – attraverso la creazione di un Gruppo d’Azione Locale, presieduto dal Presidente del Municipio VI, a cui partecipino: l’Assessore competente con funzioni di verbalizzante, così da tenere traccia di memoria scritta del lavoro svolto; parroci e autorità religiose; rappresentanti della ASL e dell’Università Tor Vergata; insegnanti e rappresentanti del mondo associativo; figure rappresentative della comunità Rom residente nell’insediamento. Il tavolo del Gruppo d’Azione Locale avrà il compito di eseguire, entro tre mesi dalla prima convocazione, il lavoro di studio e di analisi con cui avviare, previo via libera attraverso apposite delibere, Municipale e Capitolina, l’azione che condurrà al definitivo superamento del campo rom di Salone». È la prima volta che nella città di Roma viene formalizzata la creazione di tale Gruppo, fondamentale per una progettazione partecipata di superamento di un insediamento monoetnico.